Translate

martedì 8 novembre 2016

Il punto di partenza dell'insegnante.

Con il termine "insegnante" non mi riferisco solo ai docenti della scuola pubblica o privata, ma a tutte quelle persone che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a trasmettere conoscenze, competenze e così via.
Un artigiano che trasmette il mestiere all'apprendista o una mamma che aiuta un figlio con i compiti possono essere considerati, secondo il mio punto di vista, ad essere definiti "insegnanti".

mercoledì 26 ottobre 2016

Il punto di partenza dell'allievo.

In una relazione educativa è fondamentale considerare il punto di partenza dell'allievo, o della propria classe, ma anche quello proprio, ossia del docente, in modo da poter programmare adeguatamente il percorso da seguire (ne parlerò approfonditamente in seguito) in base alle esigenze di entrambi i protagonisti della relazione stessa.

sabato 8 ottobre 2016

La relazione educatica.

La relazione tra insegnante e allievo può essere definita educativa quando entrambi si mettono in discussione per il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi preposti. Una lezione, o un ciclo di lezioni, non è sufficiente a creare una relazione educativa se questa si svolge "semplicemente" con la trasmissione di nozioni e la verifica dell'apprendimento delle stesse.

L'allievo.

L'allievo, così come l'insegnante, è prima di tutto una persona e, a prescindere dalle capacità, dalla bravura e dalla velocità di apprendimento, va sempre trattato come tale.
Personalmente ritengo che, in generale, la distinzione tra insegnante e allievo sia troppo netta, perché tutti, nell'arco di un'intera vita, abbiamo sia da apprendere che, inconsciamente, da insegnare.

martedì 20 settembre 2016

Il ruolo di un insegnante.

Tanti insegnanti (e non) ritengono che il loro compito sia semplicemente quello di fornire nozioni ai propri allievi e di verificarne, dati alla mano, i progressi.
Prima di esporre il mio punto di vista sulla faccenda pongo un quesito al lettore: è mai capitato di rimanere impressionati da un insegnante non tanto per la preparazione, ma per la persona, per i modi, per il comportamento, perché faceva in modo di tirare il meglio da ciascun allievo, perché sapeva fornire gli stimoli giusti?

giovedì 15 settembre 2016

Introduzione al mondo della didattica.

Quello della didattica è un argomento molto delicato ed estremamente complesso per molteplici ragioni che cercherò di illustrare nel corso dei post successivi a questo.
L'intero blog svolge un'attività didattica, in quanto è strutturato per risultare il più possibile utile e fruibile a quanti ne hanno bisogno.

mercoledì 7 settembre 2016

L'ascolto.

L'ascolto è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del musicista, a condizione che questi venga sapientemente guidato e indirizzato dal proprio insegnante.
L'ascolto è il necessario termine di paragone per confrontarsi con il mondo della musica e per imparare dai grandi artisti e dalle realtà musicali di tutto il mondo.

martedì 30 agosto 2016

L'abbigliamento.

L'argomento di questo post può sembrare superfluo se si presuppone che lo leggano solo musicisti di un certo livello che hanno già un'esperienza lunga e considerevole nel campo della musica.
Ma siccome io mi rivolgo a musicisti di tutte le età (quindi anche a ragazzi), allora la mia esperienza mi dice che non è poi così superfluo spenderci due parole.

Professionismo e dilettantismo: alcune considerazioni.

L'argomento, e il senso, di questo post sono un po' particolari per le considerazioni che farò in seguito.
Prima di addentrarmi nel discorso ecco le due definizioni, prese dal vocabolario Treccani.

giovedì 19 maggio 2016

Forma fisica e alimentazione.

Una buona forma fisica e una sana e corretta alimentazione, oltre che far vivere meglio, in generale permettono anche di suonare meglio. Questo perché il corpo sa reagire agli sforzi, la respirazione è più efficace e la produzione del suono più spontanea, soprattutto per i musicisti di strumenti a fiato.

giovedì 12 maggio 2016

Il talento.

Il talento è le predisposizione naturale che alcuni individui hanno nei confronti di una o più attività.
Solitamente si dice che chi ha talento ha un qualcosa in più che lo sfortunato individuo che ne è privo, nonostante tutto l'impegno che possa metterci, non può mai raggiungere; si dice anche che il talentuoso può "permettersi" di non studiare o studiare poco perché "il suo talento compensa".

mercoledì 4 maggio 2016

Esperienza e intelletto.

Il termine "esperienza", come tanti altri, è usato tanto e male: spesso capita di dimenticare il suo vero significato attribuendone impropriamente  degli altri.
Forse l'esempio più eclatante (e, soprattutto, vero!) è questo: "Cercasi apprendista con esperienza"!
Ma se una persona deve apprendere, come fa ad avere esperienza? Oppure forse si intende che si cerca una persona che ha una buona "esperienza" in fatto di apprendistati poco, o per niente, retribuiti?

mercoledì 27 aprile 2016

La mentalità del buon musicista.

Per affrontare al meglio il mestiere di musicista la preparazione teorico-culturale-pratica può risultare fine a se stessa se non è coniugata ad una buona mentalità.
Talvolta la principale differenza tra un musicista affermato e di successo e tra un musicista "nella norma" non sta sempre e solo nelle capacità esecutive, ma piuttosto nell'atteggiamento con il quale affrontano la loro attività.

giovedì 21 aprile 2016

La tensione.

In musica, ma in generale in qualsiasi attività, la tensione può produrre un calo di rendimento più o meno grave.
La gravità di questo calo dipende da molti fattori che sono perlopiù personali in quanto ognuno reagisce diversamente ai vari stimoli creati dalla situazione che si sta affrontando: una lezione, un concerto, una prova, un'audizione, un concorso ecc.

giovedì 14 aprile 2016

Virtuosismo: aspetti pratici.

Il virtuosismo, come tanti altri aspetti della pratica musicale, non è un dono riservato a pochi eletti ma bensì una capacità tecnica che si assimila con lo studio continuo e costante nel corso degli anni.
Più si studiano brani virtuosi e più si sarà abituati a leggerne e impararne di nuovi; questo perché i principali elementi del virtuosismo sono scale e arpeggi.

mercoledì 6 aprile 2016

Virtuosismo: un mezzo espressivo.

Il virtuosismo, dal 1500 in avanti (ma forse anche prima), è un aspetto della pratica musicale che esercita un forte fascino sia per i musicisti che per il pubblico.
Per quanto riguarda la musica strumentale, uno dei primi dei quali si abbiano notizie è Girolamo Frescobaldi, mentre per quanto riguarda il trombone bisogna attendere fino alla fine del '700 circa.

In futuro mi piacerebbe entrare più nel dettaglio nella trattazione di questi aspetti storici della pratica esecutiva del trombone, che ho avuto modo di studiare ed approfondire nella mia tesi di laurea.

domenica 20 marzo 2016

La tecnica strumentale.

Per tecnica strumentale io intendo conoscenze, competenze e capacità specifiche che permettono di avere una padronanza del proprio (o dei propri) strumento tale da saper affrontare qualsiasi situazione musicale.

domenica 6 marzo 2016

Principali differenze tra tecnica e virtuosismo.

Nel campo della musica i termini "tecnica" e "virtuosismo" sono usati, erroneamente, come sinonimi.
Prima di parlare di questi due aspetti della pratica esecutiva in 2 post specifici, preferisco motivare l'affermazione precedente in modo da definire i rispettivi campi d'azione.
Questo non perché le proprie esecuzioni possano trarne giovamento pratico, ma piuttosto perché ritengo che sia importante che un musicista intraprenda il mestiere pienamente conscio di questi concetti.

lunedì 29 febbraio 2016

Le prove.

L'attività principale del mestiere del musicista, secondo me, non consiste principalmente nell'esibirsi in concerti, quanto piuttosto a saper svolgere correttamente le prove; sono queste, infatti, che spesso rivelano il vero professionista. Ma procediamo con ordine.

martedì 16 febbraio 2016

La prima vista.

La prima vista è molto importante per un musicista per almeno due ragioni: la prima è che spesso viene richiesta in audizioni e concorsi; la seconda è di carattere più pratico, in quanto oggi si suona così tanta musica differente che è quasi impossibile studiare tutti gli spartiti a casa.

martedì 26 gennaio 2016

La memoria.

Una buona memoria può aiutare, e alle volte salvare, un musicista in numerose circostanze; come tante altre caratteristiche, non è un dono di natura ma si raggiunge attraverso l'esercizio e l'allenamento.

giovedì 21 gennaio 2016

Solfeggio ma non solo.

Per solfeggio intendo, almeno per quanto riguarda gli insegnamenti che ho ricevuto privatamente prima e in Conservatorio poi, la capacità di riconoscere altezza e durata dei suoni nelle 7 chiavi musicali.