Una buona memoria può aiutare, e alle volte salvare, un musicista in numerose circostanze; come tante altre caratteristiche, non è un dono di natura ma si raggiunge attraverso l'esercizio e l'allenamento.
Personalmente ritengo che le basi per una buona memoria si costruiscono da bambino, fase in cui il cervello andrebbe stimolato imparando poesie e filastrocche da ricordare.
Non posso approfondire ulteriormente questa parte della trattazione perché non ho studi di psicologia e filosofia alle mie spalle; posso invece proseguire per quanto concerne il campo musicale.
Molti generi di musica si assomigliano per diverse ragioni: la forma, il contenuto, il percorso armonico, la strumentazione ecc.
Per fare un esempio, il primo tempo di sonata è solitamente composto da esposizione, sviluppo, ripresa dell'esposizione. In genere il percorso armonico è sempre lo stesso: tonalità d'impianto per il primo tema, tonalità di dominante per il secondo, sviluppo (che può toccare tonalità più o meno vicine), ripresa dell'esposizione interamente nella tonalità d'impianto. Anche i due (o più) temi si differenziano per caratteristiche: il primo è di solito ritmico, il secondo cantabile. Ora, conoscendone le caratteristiche principali, si ha uno schema di base che è un'ottima guida per imparare, o perlomeno ricordare, un primo tempo di sonata.
Quindi, con buone conoscenze teoriche ed armoniche si dispone di importanti mezzi che permettono di preparare e ricordare il percorso musicale di uno studio, un concerto o qualunque altro brano in molto meno tempo, in quanto molte strutture musicali hanno una logica di fondo che, assomigliandosi, fanno da guida all'esecutore.
Per quanto riguarda i brani virtuosi, personalmente ritengo che ben difficilmente se ne può venire a capo senza impararli a memoria. Questo perché attraverso le numerosissime ripetizioni dei vari passaggi prima lenti e poi man mano più veloci spingono comunque il cervello a ricordare.
Inoltre ritengo che imparare a memoria possa conferire maggiore sicurezza e qualità all'esecuzione in quanto si è più liberi di pensare a tutti gli altri dettagli come l'interplaying (termine usato soprattutto nel jazz), ossia l'interazione creativa con gli altri.
In questo sono veri maestri i Mnozil Brass che eseguono, con tanto di coreografie, interi concerti a memoria stupendo i pubblici di tutto il mondo.
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