L'ascolto è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del musicista, a condizione che questi venga sapientemente guidato e indirizzato dal proprio insegnante.
L'ascolto è il necessario termine di paragone per confrontarsi con il mondo della musica e per imparare dai grandi artisti e dalle realtà musicali di tutto il mondo.
Personalmente ritengo che dovrebbero esserci dei corsi specifici dedicati all'ascolto in quanto il musicista, finché non matura del tutto la propria personalità e identità, deve sapere esattamente come ascoltare, cosa ricercare in ciò che si ascolta e, infine, saper fare un'analisi critica di ciò che si è ascoltato.
Faccio un esempio, tratto dalla mia esperienza, per rendere più chiaro questo concetto.
La maggioranza dei ragazzi che conosco ascoltano un determinato musicista quasi esclusivamente per apprezzarne la tecnica, il virtuosismo, il registro; mentre assai raramente si soffermano su altri aspetti quali la musicalità, la cantabilità, l'espressività ecc., che pure sono importanti in un'esecuzione musicale.
Certo, se questi aspetti sono trascurati nel corso dell'insegnamento è naturale che poi l'allievo non li ricerchi nell'ascolto.
L'ascolto, invece, dovrebbe riguardare tutti gli aspetti della pratica musicali, in modo da poter fare un'analisi corretta su pregi e difetti.
Trovo difficile dare consigli su cosa e come ascoltare per migliorare, in quanto molto dipende dal percorso che si è svolto, dalla propria personalità, dal proprio modo di pensare e concepire la musica.
In generale, però, è preferibile non soffermarsi su un solo genere e su pochi artisti, perché tutti i generi e tutti i grandi artisti hanno, a loro modo, qualcosa da insegnare.
Oggi, per fortuna, con i mezzi di cui si può disporre è possibile trovare ed ascoltare praticamente di tutto e di più.
Se, per esempio, si sta studiando la musica barocca, può essere utile ascoltare non solo musicisti che suonano il proprio strumento, ma anche musicisti che suonano uno strumento diverso: questo perché le regole e lo stile che determinano un particolare genere sono valide per tutti i musicisti, a prescindere dallo strumento che suonano.
Se, invece, si sta preparando un'audizione o un concorso è importante ascoltare molte versioni dei pezzi da eseguire, in modo da avere le idee molto precise su tempi, dinamiche ecc. durante lo studio.
Per quanto riguarda invece i passi d'orchestra, sarebbe addirittura preferibile ascoltare l'intera opera di cui fanno parte, così da contestualizzarli e interpretarli nella maniera giusta. In questo senso, un contributo importante può darlo sicuramente un direttore d'orchestra preparato.
L'ascolto è importante, ma bisogna comunque tener presente che porta miglioramenti e benefici solo se supportato dallo studio e dalla pratica nel tempo.
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