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sabato 28 febbraio 2015

Il doppio staccato

Il doppio staccato permette di eseguire duine o quartine di note ad una velocità che risulterebbe molto difficile utilizzando lo staccato semplice; anche in questo caso ciò è possibile grazie al colpo di gola, di cui si parla in questo post.
Nel doppio staccato si alterna un colpo di lingua ad un colpo di gola; la pronuncia è "tu-ku-tu-ku-tu...".


Solitamente si inizia con il colpo di lingua perché è più preciso, ma nulla vieta il contrario.

Per lo studio valgono le stesse indicazioni descritte per il triplo staccato:
  • all'inizio è importante allenare solo la pronuncia, preferibilmente utilizzando il metronomo. Va bene partire con velocità non troppo sostenute e accelerare man mano;
  • con lo spirometro a resistenza 0 e con l'imboccatura, suonare una semiminima seguita da una quartina di semicrome seguita da un'altra semiminima ecc... assicurandosi che la pallina resti sempre in alto che si abbassi il meno possibile. Ciò è fondamentale per assicurarsi che sia il colpo di lingua che di gola venga eseguito con la giusta aria. Provare con il metronomo a 80 bpm e accelerare poco alla volta;
  • in seguito, provare a suonare una minima seguita da due quartine di semicrome, sempre con il metronomo a 80 bpm e accelerando;
  • impiegare all'inizio il registro centrale e andare verso gli estremi gradualmente;
  • quando si avrà una buona confidenza con la pronuncia, l'aria e le vibrazioni sono ottimi gli esercizi dell'Arban, in quanto disposti a difficoltà crescente.
In generale molti musicisti importanti consigliano di iniziare a studiare il doppio staccato quando si è appreso bene il triplo. Personalmente non credo che ci sia molta differenza perché molto dipende dalla cura con la quale vengono svolti gli esercizi.


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