Ogni persona è diversa dall'altra, sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico.
Inoltre, ogni persona ha una propria storia personale, un proprio percorso di crescita che incide sulla ricettività, sull'apprendimento, sulla memoria, sull'elaborazione di un testo e tanto altro ancora.
In altre parole, non tutti apprendono allo stesso modo e nello stesso tempo.
Pertanto, un consiglio può essere utile per lo sviluppo di una persona, mentre per un'altra può rappresentare un ostacolo oppure avere benefici in tempi più lunghi.
Non è facile stabilire se un certo percorso di studio sta dando i suoi frutti; in generale, se dopo un mese non si è fatto alcun progresso forse qualcosa va cambiato.
Tuttavia non è così complicato aggirare questo ostacolo: basta affrontare il problema da più punti di vista, considerarlo con luci diverse, tentare vari approcci e, talvolta, ricorrere all'ingegno o alla fantasia.
Quando affronterò problemi tecnici come lo staccato, l'emissione e tanti altri, questi concetti saranno più chiari.
Vorrei comunque fare un piccolo esempio: per un bambino l'uso di un metronomo potrebbe non dare subito risultati, in quanto all'inizio è un po' fastidioso e non aiuta a concentrarsi.
Per il bambino sarà più stimolante, e quindi più produttivo, suonare un semplice brano con una base musicale; trovando più divertente l'essere accompagnato, ma dovendo comunque andare a tempo perché la base non si ferma, il cervello lavorerà di più e risolverà il problema.
Questa è, infatti, una soluzione molto adottata nelle scuole medie a indirizzo musicale.
Niente è impossibile per nessuno: questo deve essere l'atteggiamento.
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