Non ci sarebbe molto da dire sul legato se non stessi parlando del trombone perché muovendo la coulisse c'è il rischio di ottenere un glissato. Negli altri strumenti a fiato, invece, i pistoni o i cilindri permettono di cambiare nota senza la lingua
Il glissato si ottiene passando da una nota all'altra nell'ambito di uno stesso armonico (per esempio, da fa a mib, da sib a sol ecc.); se invece cambiando posizione si cambia anche armonico si ottiene il legato naturale (da fa a la, da sib a do ecc.).
Per evitare il glissato, a meno che non sia previsto dal brano che si sta eseguendo, è necessario chiamare con la lingua anche la seconda nota.
Passiamo ora a qualche indicazione per lo studio:
- come per lo staccato, anche in questo caso è importante la pronuncia e consiglio la sillaba DHO (e non DO) per avere un buon flusso d'aria;
- se tra una nota e l'altra ci dovessero essere delle interruzioni del fiato, può essere utile esercitarsi con lo spirometro; è sempre importante lavorare con una grande quantità d'aria nei polmoni perché, ricordo, è sempre l'aria che deve muovere la lingua e non il contrario;
- allenarsi con tutte le posizioni della coulisse (per esempio, da fa a mi, da fa a mib, da fa a re, da fa a reb, da fa a do, da a si) per coordinare il colpo di lingua con il braccio a velocità sempre maggiore;
- sono ottimi per lo studio del legato gli esercizi cromatici e le terzine cromatiche dell'Arban's, all'inizio lenti e poi sempre più veloci.
- è estremamente utile esercitarsi con varie dinamiche.
Nessun commento:
Posta un commento