Lo strumento musicale (il trombone, la tromba, il corno ecc.) non fa che amplificare le vibrazioni prodotte con l'imboccatura. Formare buone abitudini con l'imboccatura significa formare ottime abitudini con lo strumento, con tutti i benefici che ciò comporta.
Se studiando con l'imboccatura non ci sono problemi, non ce ne saranno nemmeno sullo strumento, a parte quelli di diteggiatura o di posizioni della coulisse.
Passiamo ora ad esaminare alcuni aspetti pratici dello studio con l'imboccatura:
- non esiste una posizione particolare delle labbra sulla quale posizionare l'imboccatura. Va bene qualunque punto, l'importante è isolare i muscoli che vibrano con la giusta pressione (né troppo forte ma nemmeno troppo lieve) e ottenere delle vibrazioni leggere e soprattutto non forzate. Suonare con l'imboccatura dovrebbe essere semplice come parlare; vibrare le note, una volta trovata la posizione giusta, dovrebbe risultare leggero e spontaneo;
- il lavoro con l'imboccatura si può effettuare con, o senza, lo spirometro, anche se quest'ultimo dà un grande contributo per i motivi già esposti nel post dedicatogli;
- si può studiare con l'imboccatura tutto il tempo che si vuole;
- non ci sono esercizi particolari per l'imboccatura: vanno bene tutti gli esercizi che si fanno con lo strumento. Personalmente, però, consiglio di "cantare" con l'imboccatura imitando un grande solista o un grande cantante. Lo stimolo musicale ed interpretativo aiuta il cervello a produrre le migliori vibrazioni e i progressi saranno più veloci, soprattutto quando saranno applicati allo strumento. Cantare con l'imboccatura è particolarmente indicato quando si inizia a studiare: va bene qualsiasi musica, anche motivi di cui non si conoscono le note, in quanto non ci sono problemi a riprodurli; ma vanno bene anche scale e arpeggi eseguiti musicalmente, perché molte volte fanno parte delle cadenze dei concerti. Per formare una buona intonazione, di cui ho parlato approfonditamente in questo post, può essere utile anche usare il pianoforte. Si può suonare un motivo (o una scala o un arpeggio) prima con il piano e poi riprodurla con l'imboccatura, oppure eseguire lo stesso simultaneamente con l'imboccatura e il piano;
- si può alternare lo studio con lo strumento e con l'imboccatura in modo da non stancare eccessivamente le labbra;
- è estremamente utile variare registro, articolazione, velocità e dinamiche.
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