Per avere un'idea generale, consiglio la visione di questo video realizzato da Gianluca Scipioni, in cui descrive a grandi linee, attraverso alcuni esercizi, l'uso non solo dello spirometro, ma anche di altri accessori.
Il miglior rendimento dello spirometro si concretizza collegandolo all'imboccatura; darò quindi qualche ulteriore spiegazione e indicazione per lo studio:
- quando si compra lo spirometro è presente il tubo blu, che però è troppo lungo per l'imboccatura e tende facilmente a rompersi. In alternativa va bene un tubo di gomma di 20 cm del diametro dell'imboccatura acquistabile facilmente in una ferramenta;
- è possibile regolare la valvola da 0 (resistenza minima) a 12 (resistenza massima). L'aumento di resistenza corrisponde, in pratica, all'aumento di intensità del suono. Quindi, se si studia con lo spirometro a 0 ci si sta allenando con una dinamica che corrisponde circa al mp; con lo spirometro a 8 ci si sta allenando con il ff;
- almeno all'inizio è consigliabile studiare con lo spirometro a 0, per prendere confidenza con l'accessorio, soprattutto con lo staccato;
- quando si studia lo staccato, la pallina non dovrebbe scendere, o almeno scendere il meno che sia possibile; ciò permette di ottenere un buon controllo dell'aria;
- quando si ha un po' più di confidenza, è utile variare la resistenza in modo da sviluppare la buona vibrazione delle labbra in tutti i registri; tuttavia non è necessario andare oltre la resistenza 8, che corrisponde al fortissimo: andare oltre porterebbe a forzare l'aria per mantenere in alto la pallina;
- lo spirometro è utilissimo per la costruzione di un bello e risonante registro basso; il tubo lungo, infatti, rispetto alla sola imboccatura facilita le vibrazioni lente tipiche dei suoni gravi;
- lo spirometro aiuta anche il registro acuto, aumentando la resistenza. Se però ad una certa resistenza l'aria non è sufficiente a far salire la pallina, raccomando nuovamente e vivamente di non forzare; meglio riprovare con una resistenza minore;
- lo spirometro è una macchina e pertanto non sbaglia, a differenza dei nostri sensi. Il suo semplice meccanismo stabilisce inequivocabilmente se l'aria è sufficiente o meno per ciò che si sta studiando;
- teoricamente non ci sono limitazioni per l'uso dello spirometro e si potrebbe studiare anche solo con esso; anzi, le labbra acquisterebbero una grande prontezza a tutte le situazioni. Tuttavia, come dicevo a proposito degli accessori, consiglio di non esagerare perché noi strumentisti facciamo musica con lo strumento, non con gli accessori; e l'uso eccessivo di quest'ultimi può nuocere alla musicalità, rendendo il suono meccanico e poco espressivo nonostante la pulizia e la risonanza raggiunte;
- come per il suono, non ci sono esercizi particolari da eseguire con lo spirometro: va bene qualunque studio, passo orchestrale o altro. I migliori benefici si hanno in particolare per lo staccato, quindi vi si dovrebbero dedicare 20-30 minuti al giorno;
- come sempre, massima varietà per la ricerca e la soluzione di problemi sempre nuovi. La fantasia certamente non nuoce e si potranno scoprire altre indicazioni oltre a quelle che ho descritto.
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