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sabato 21 febbraio 2015

Lo spirometro

Intendo approfondire alcuni aspetti dell'uso dello spirometro per due motivi: il primo è di avere un quadro chiaro su questo accessorio quando parlerò dello staccato; il secondo è che lo ritengo davvero importante per lo studio giornaliero in quanto dà un grande contributo allo sviluppo di buone abitudini come la giusta emissione d'aria, una buona vibrazione delle labbra e, ripeto, la padronanza dello staccato.
Per avere un'idea generale, consiglio la visione di questo video realizzato da Gianluca Scipioni, in cui descrive a grandi linee, attraverso alcuni esercizi, l'uso non solo dello spirometro, ma anche di altri accessori.

Il miglior rendimento dello spirometro si concretizza collegandolo all'imboccatura; darò quindi qualche ulteriore spiegazione e indicazione per lo studio:

  • quando si compra lo spirometro è presente il tubo blu, che però è troppo lungo per l'imboccatura e tende facilmente a rompersi. In alternativa va bene un tubo di gomma di 20 cm del diametro dell'imboccatura acquistabile facilmente in una ferramenta;
  • è possibile regolare la valvola da 0 (resistenza minima) a 12 (resistenza massima). L'aumento di resistenza corrisponde, in pratica, all'aumento di intensità del suono. Quindi, se si studia con lo spirometro a 0 ci si sta allenando con una dinamica che corrisponde circa al mp; con lo spirometro a 8 ci si sta allenando con il ff;
  • almeno all'inizio è consigliabile studiare con lo spirometro a 0, per prendere confidenza con l'accessorio, soprattutto con lo staccato;
  • quando si studia lo staccato, la pallina non dovrebbe scendere, o almeno scendere il meno che sia possibile; ciò permette di ottenere un buon controllo dell'aria;
  • quando si ha un po' più di confidenza, è utile variare la resistenza in modo da sviluppare la buona vibrazione delle labbra in tutti i registri; tuttavia non è necessario andare oltre la resistenza 8, che corrisponde al fortissimo: andare oltre porterebbe a forzare l'aria per mantenere in alto la pallina;
  • lo spirometro è utilissimo per la costruzione di un bello e risonante registro basso; il tubo lungo, infatti, rispetto alla sola imboccatura facilita le vibrazioni lente tipiche dei suoni gravi;
  • lo spirometro aiuta anche il registro acuto, aumentando la resistenza. Se però ad una certa resistenza l'aria non è sufficiente a far salire la pallina, raccomando nuovamente e vivamente di non forzare; meglio riprovare con una resistenza minore;
  • lo spirometro è una macchina e pertanto non sbaglia, a differenza dei nostri sensi. Il suo semplice meccanismo stabilisce inequivocabilmente se l'aria è sufficiente o meno per ciò che si sta studiando;
  • teoricamente non ci sono limitazioni per l'uso dello spirometro e si potrebbe studiare anche solo con esso; anzi, le labbra acquisterebbero una grande prontezza a tutte le situazioni. Tuttavia, come dicevo a proposito degli accessori, consiglio di non esagerare perché noi strumentisti facciamo musica con lo strumento, non con gli accessori; e l'uso eccessivo di quest'ultimi può nuocere alla musicalità, rendendo il suono meccanico e poco espressivo nonostante la pulizia e la risonanza raggiunte;
  • come per il suono, non ci sono esercizi particolari da eseguire con lo spirometro: va bene qualunque studio, passo orchestrale o altro. I migliori benefici si hanno in particolare per lo staccato, quindi vi si dovrebbero dedicare 20-30 minuti al giorno;
  • come sempre, massima varietà per la ricerca e la soluzione di problemi sempre nuovi. La fantasia certamente non nuoce e si potranno scoprire altre indicazioni oltre a quelle che ho descritto.


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