Anche per lo staccato, infatti, si sentono frasi generiche e prive di indicazioni precise come: "Il tuo staccato non va bene", "Il colpo di lingua non è buono", "Stacca con più diaframma (?!?)" e tante altre.
Ritengo quindi opportuno fare delle considerazioni di carattere più ampio che riguardano non solo lo studio degli strumenti a fiato, ma della musica in generale.
La musica, come la lingua parlata, è un linguaggio che si è sviluppato in modo diverso nei secoli tra i vari popoli.
L'italiano, per fare un esempio ovvio, è una lingua ben diversa dal tedesco o dal francese, eppure entrambe discendono dal latino.
Però è anche vero che l'italiano odierno differisce dall'italiano di Dante o di Manzoni; come è vero che il linguaggio musicale del XV secolo è diverso da quello del XVIII.
Quindi ogni epoca e ogni luogo ha dei linguaggi musicali propri che nell'ultimo secolo, però, con la globalizzazione, hanno avuto la tendenza ad unificarsi e standardizzarsi.
Se prima un trombonista italiano suonava in maniera diversa da un collega russo, tedesco o americano, oggi queste differenze sono molto meno accentuate.
Ciò, a seconda dei punti di vista e della propria opinione personale, può essere un bene o un male; ma non è necessario in questa sede approfondire questo discorso.
Tornando allo staccato, è chiaro ormai che lo staccato per suonare un brano di Bach non sarà lo stesso per un brano di Mozart, di Beethoven, Verdi ecc.
Le varie differenze, per quanto concerne lo studio a casa, possono essere spiegate e comprese studiando con un insegnante preparato ma, soprattutto, con l'ascolto.
In orchestra, o in altri contesti in cui ci sia una persona a dirigere, il compito è più semplice in quanto è il direttore a impostare l'esecuzione e quindi a dare le spiegazioni adeguate brano per brano.
Questa introduzione può risultare eccessiva o superflua, però sono stato spinto a prendere questa decisione osservando alcune persone applicarsi per anni sullo staccato senza raggiungere i risultati sperati semplicemente perché effettuavano una ricerca senza sapere però cosa cercare.
Come ho già detto in altre occasioni, è importante avere le idee chiare e un obiettivo preciso quando si lavora per il semplice motivo che in questo modo lo studio è mirato e produttivo.
Quindi non serve dire: "Il tuo staccato non va bene"; ma sarebbe più opportuno affermare: "In questo contesto il tuo staccato non è adatto e bisogna correggerlo".
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