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sabato 28 febbraio 2015

Il doppio staccato

Il doppio staccato permette di eseguire duine o quartine di note ad una velocità che risulterebbe molto difficile utilizzando lo staccato semplice; anche in questo caso ciò è possibile grazie al colpo di gola, di cui si parla in questo post.
Nel doppio staccato si alterna un colpo di lingua ad un colpo di gola; la pronuncia è "tu-ku-tu-ku-tu...".

mercoledì 25 febbraio 2015

Il triplo staccato

Il triplo staccato (così come il doppio staccato, del quale si parla in questo post) si differenzia dallo staccato semplice perché non si effettua solo con il colpo di lingua, ma anche con il colpo di gola.
Viene utilizzato per effettuare uno o più gruppi di terzine (crome, semicrome, biscrome ecc...) a velocità molto sostenute o che comunque creano normalmente problemi utilizzando lo staccato semplice.

martedì 24 febbraio 2015

Studio "defaticante"

Lo studio "defaticante" può essere utile quando in una giornata si suona troppo rispetto a quanto si è abituati, oppure prolungatamente nel registro acuto o grave, oppure quando ci si trova in un ambiente freddo.
In questi casi le labbra possono gonfiarsi o si può avvertire bruciore con la conseguenza che il giorno dopo è molto difficile studiare o suonare normalmente.

Warm up

La traduzione di "warm up" è "riscaldamento".
Se mi attenessi a questa traduzione non avrei nulla di nuovo da dire in quanto ho già parlato del riscaldamento nel post precedente.

Il riscaldamento

Il riscaldamento, per un musicista, ha un'importanza relativa in quanto non sempre è possibile svolgerlo; per esempio, i trombonisti o i trombettisti in orchestra a volte suonano anche dopo centinaia di battute di pausa e pertanto non hanno la possibilità di "riscaldarsi".
Però, a differenza dall'attività sportiva, dove si devono preparare allo sforzo muscoli grandi come le gambe o le braccia, l'attività musicale non richiede molto tempo da dedicare al riscaldamento.
Questo perché i muscoli delle labbra sono piccoli e il lavoro che devono compiere non è duro (devono "semplicemente" vibrare); quindi non occorre molto per renderle pronte all'esecuzione.

L'imboccatura

Lo studio con l'imboccatura è molto importante per i musicisti di strumenti a fiato perché è proprio nell'imboccatura che avviene la maggior parte del processo di produzione della nota.
Lo strumento musicale (il trombone, la tromba, il corno ecc.) non fa che amplificare le vibrazioni prodotte con l'imboccatura. Formare buone abitudini con l'imboccatura significa formare ottime abitudini con lo strumento, con tutti i benefici che ciò comporta.
Se studiando con l'imboccatura non ci sono problemi, non ce ne saranno nemmeno sullo strumento, a parte quelli di diteggiatura o di posizioni della coulisse.

lunedì 23 febbraio 2015

Il legato

Il legato è un effetto esecutivo che si ha quando il passaggio da una nota alla successiva avviene senza accentuare la seconda.
Non ci sarebbe molto da dire sul legato se non stessi parlando del trombone perché muovendo la coulisse c'è il rischio di ottenere un glissato. Negli altri strumenti a fiato, invece, i pistoni o i cilindri permettono di cambiare nota senza la lingua

domenica 22 febbraio 2015

Lo staccato

Lo staccato si ottiene con il colpo di lingua, il che però non dice molto su come debba praticamente effettuarsi.
Come diceva Arnold Jacobs, la lingua è un muscolo indisciplinato, nel senso che è difficile essere consapevoli, attraverso le sensazioni, della sua forma e della sua posizione.
Il miglior modo di controllare la lingua è lo stimolo della parola, perché cambiando sillaba cambia automaticamente anche la sua forma e la sua posizione.

Introduzione allo studio dello staccato

Il concetto di "staccato" è, secondo me, ancora più delicato di quello di "suono" e intendo affrontarlo a fondo con la maggior quantità di dettagli possibile.
Anche per lo staccato, infatti, si sentono frasi generiche e prive di indicazioni precise come: "Il tuo staccato non va bene", "Il colpo di lingua non è buono", "Stacca con più diaframma (?!?)" e tante altre.
Ritengo quindi opportuno fare delle considerazioni di carattere più ampio che riguardano non solo lo studio degli strumenti a fiato, ma della musica in generale.


sabato 21 febbraio 2015

Lo spirometro

Intendo approfondire alcuni aspetti dell'uso dello spirometro per due motivi: il primo è di avere un quadro chiaro su questo accessorio quando parlerò dello staccato; il secondo è che lo ritengo davvero importante per lo studio giornaliero in quanto dà un grande contributo allo sviluppo di buone abitudini come la giusta emissione d'aria, una buona vibrazione delle labbra e, ripeto, la padronanza dello staccato.

venerdì 20 febbraio 2015

Il metronomo

Il metronomo è un oggetto che ricopre una grande importanza nello studio della musica, perché abitua a sviluppare il senso ritmico indispensabile per eseguire praticamente qualunque brano, che sia uno studio, un passo orchestrale, una canzone, un concerto solistico ecc.

La flessibilità o studio degli armonici.

In generale, con il termine flessibilità si indica lo studio degli armonici, ossia delle note che si eseguono sulla stessa posizione della coulisse (o, negli strumenti a macchina, nella medesima combinazione dei pistoni o cilindri).
Questo perché, soprattutto all'inizio, è difficile passare da una nota ad un'altra sulla stessa posizione; la pratica nel tempo permette di passare da un registro all'altro con semplicità e leggerezza.

La coulisse

Uno dei maggiori ostacoli nello studio del trombone, almeno nei primi tempi, è rappresentato dalla coulisse.
Negli altri strumenti a fiato, infatti, troviamo la meccanica a pistoni o a cilindri, che permette di cambiare nota con molta più semplicità.
La coulisse, tuttavia, presenta il grandissimo vantaggio di aggiustare l'intonazione delle note muovendola di quel poco necessario.

Introduzione allo studio del trombone

Non ritengo necessario in questa sede, almeno per ora, allungarmi in spiegazioni tecniche sulla storia e sulle struttura del trombone, in quanto si trovano spiegazioni dettagliate e sufficienti in molti libri di testo e in rete.
Quel poco che ho da aggiungere verrà esaminato affrontando i singoli problemi poco alla volta.

Lo studio del trombone, almeno all'inizio, non presenta particolari difficoltà.

mercoledì 18 febbraio 2015

Impostazione del suono

Uno dei concetti più inafferrabili nel campo musicale, a mio parere, è quello di "suono".
Si sente spesso dire: "Il tuo suono non va bene"; oppure: "Pensa un bel suono nella tua testa e imitalo"; o ancora: "Fai degli esercizi sul suono".
Personalmente ritengo che frasi del genere non siano utili perché non danno delle buone indicazioni sul lavoro da svolgere.

Accessori

Lo studio di uno strumento a fiato a bocchino può essere integrato da alcuni accessori atti a migliorare le funzioni fisiche e psicologiche del musicista.

Arnold Jacobs, oltre la musica, studiò psicologia e anatomia; e scoprì che queste discipline potevano essere applicate per migliorare, anche notevolmente, molti aspetti dello studio musicale.
Non intendo descrivere le funzioni di tutti gli accessori, poiché si trovano molte spiegazioni dettagliate in rete.

sabato 14 febbraio 2015

Differenze individuali

Ogni persona è diversa dall'altra, sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico.
Inoltre, ogni persona ha una propria storia personale, un proprio percorso di crescita che incide sulla ricettività, sull'apprendimento, sulla memoria, sull'elaborazione di un testo e tanto altro ancora.

Premesse generali allo studio della musica.

"Se ci riesce una persona, può farlo anche un'altra", diceva Arnold Jacobs, famoso tubista e didatta americano del secolo scorso.
Questa frase può tranquillamente estendersi a qualsiasi campo, anche se per vari motivi (che non starò qui a discutere) non è poi così condivisa da tutti.

venerdì 13 febbraio 2015

Introduzione

Un caro saluto a tutti!
Sono Luca e ho conseguito la Laurea di Primo Livello in trombone presso il Conservatorio "G. Martucci" di Salerno; attualmente sto frequentando il 2° anno del Biennio di Trombone Jazz.
Ho deciso di creare un blog sul trombone (con alcune indicazioni generali valide per tutti gli strumenti a fiato) con l'intento di dare un piccolo contributo a chi, come me, non ha la possibilità di dedicare molto tempo allo studio dello strumento.
Con la riforma dei Conservatori, infatti, il vecchio ordinamento è diventato un corso di laurea triennale seguito da una biennale specialistica.
Ciò ha dei vantaggi, perché si ampliano le conoscenze di cultura musicale generale, ma presenta anche degli svantaggi: il primo è chi si va in Conservatorio dalle 3 alle 5 volte a settimana (anche se ciò varia da Conservatorio a Conservatorio); il secondo è che il tempo da dedicare alla materia principale, ossia lo studio del proprio strumento, è notevolmente ridotto.
Naturalmente solo innumerevoli ore di studio distribuite costantemente negli anni permettono di raggiungere altissimi livelli; tuttavia credo che, anche se non si possono sostenere ritmi elevati di studio giornaliero, si possono raggiungere buoni risultati organizzando il poco tempo a disposizione in modo da svolgere tutto il necessario per una costante crescita tecnica e musicale; e affronterò i vari argomenti del blog in questo senso.

Buono studio e.... Let's play Trombone!