Per quanto riguarda gli archi, invece, non so se il corso di Quartetto fosse, nel Vecchio Ordinamento, facoltativo o meno, però, parlando con amici e docenti di strumenti ad arco, era sicuramente frequentato perché appunto costituisce la "palestra" per avviarsi al lavoro in orchestra.
Personalmente sono molto favorevole su questo aspetto della riforma per vari motivi:
- innanzitutto, studiare musica da camera un docente preparato è importante almeno quanto studiare lo strumento con il proprio docente per i motivi già esposti sopra;
- la figura del docente è fondamentale perché con i tempi moderni è davvero difficile trovare altri studenti disposti a riunirsi e a lavorare seriamente in quanto, se non si è già professionisti affermati, prevale sempre un generale protagonismo che rende pressoché impossibile portare avanti un progetto sul lungo periodo;
- nella musica da camera non c'è un direttore, quindi si lavora sugli attacchi, sugli accenti, sulla pronuncia, su vari stili musicali, sulle dinamiche, sui cambi di tempo, sulla collaborazione; si impara inoltre ad ascoltarsi, a guardarsi, ad intonarsi, a fare considerazioni utili su come si sta suonando in ogni momento, a capire quando si suona una parte importante e quando no, a rapportarsi con gli altri strumenti e così via;
- suonare con gli altri è fondamentale tanto per suonare in orchestra, tanto per esibirsi da solista perché comunque molto spesso si suona con un qualsivoglia organico. Ciò vale anche per i pianisti, se si pensa al repertorio per pianoforte e orchestra.
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