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lunedì 23 novembre 2015

L'esecuzione musicale come espressione di sé stessi.

Che lo si voglia o meno, nel momento in cui si suona, si canta, si dirige o si improvvisa si rivela agli altri il proprio mondo interiore.
In generale, quindi, quando un esecutore o un gruppo di esecutori più o meno ampio viene definito "poco espressivo", "poco musicale" o "poco comunicativo" si commette un errore, in quanto quell'esecutore o quel gruppo ha semplicemente dimostrato, e dunque comunicato, di intendere, e pertanto eseguire, la musica in un certo modo. Al pubblico potrà piacere o meno, ma avrà comunque ricevuto un messaggio.

venerdì 20 novembre 2015

Le idee musicali.

Il principale fine del linguaggio musicale, così come quello parlato, è di comunicare qualcosa a qualcuno. I compositori concepiscono, strutturano e quindi realizzano le proprie composizioni proprio in base a ciò che vogliono dire, e utilizzano i mezzi musicali che ritengono più opportuni al raggiungimento dello scopo.

martedì 10 novembre 2015

La musica come diversità di linguaggi.

Gli amatori degli aforismi amano dire: "La musica è (un linguaggio) universale e connette il mondo intero".
Personalmente ritengo invece che la musica è diversità di linguaggi, che probabilmente connette il mondo intero ma che, appunto per la sua diversità, non può essere definita "universale".