Infatti Pierobon mi ha aperto molto la mente con alcune considerazioni, di carattere generale più che strettamente legato allo strumento, che riassumerò nelle prossime righe e in altri post.
Nei secoli la scrittura musicale non è sempre stata la stessa, ma si è evoluta man mano e in modi diversi tra i vari popoli.
Oggi, se si vuole essere musicisti di ottimo livello e di fama internazionale, è importante acquisire quante più competenze possibili, in modo da essere flessibili e preparati a suonare quanta più musica diversa possibile.
La conoscenza di una grandissima varietà di scale può aiutare molto in questo senso, in quanto facilita la lettura, la prima vista, la corretta intonazione di alcuni intervalli insoliti (come la 2° eccedente tipica della scala minore armonica), lo sviluppo della frase, l'esecuzione di brani moderni e contemporanei e tanto altro.
La conoscenza delle scale è poi fondamentale nello studio del jazz, dove tornano addirittura le scale gregoriane!
I tantissimi tipi di scale si trovano in un buon libro di teoria, mentre per i modi gregoriani è utile riferirsi ad un libro di armonia.
Non passo ad elencare tutte le scale, ma solo alcune delle più comuni:
- Scala Maggiore;
- Scala Minore Minore Naturale;
- Scala Minore Armonica;
- Scala Minore Melodica;
- Scala Maggiore Armonica;
- Scala per toni interi;
- Scale pentatoniche;
- Scale gregoriane.
Per quanto riguarda gli arpeggi, è buono praticarne di diversi come:
- Triadi Maggiori;
- Triadi Maggiori con 7° Maggiore;
- Triadi Maggiori con 7° Minore (Accordo di 7° di Dominante);
- Triadi Maggiori con 6° aggiunta;
- Triadi Minori;
- Triadi Minori con 7° Maggiore;
- Triadi Minori con 7° Minore;
- Triadi Diminuite;
- Triadi Diminuite con 7° Minore (Accordo Semidiminuito);
- Triadi Diminuita con 7° Diminuita (Accordo di 7° Diminuita);
- Triadi Eccedenti;
- Accordi di 9° ecc.
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